IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  Visto   il  decreto  del  Presidente  del  Consiglio  dei  Ministri
pro-tempore  in  data 16 giugno 2000, con il quale e' stato prorogato
lo  stato  di  emergenza,  nel  territorio della regione Sardegna per
l'emergenza connessa al sistema delle risorse idriche;
  Considerato  che la dichiarazione dello stato di emergenza e' stata
adottata per fronteggiare situazioni che per intensita' ed estensione
richiedono l'utilizzo di mezzi e poteri straordinari;
  Considerato  che gli interventi predisposti sono tuttora in corso e
che, quindi, l'emergenza non puo' ritenersi conclusa;
  Vista  la  richiesta  del  presidente  della giunta regionale della
Sardegna   -   Commissario  governativo  per  l'emergenza  idrica  in
Sardegna, pervenuta con nota n. 645 del 13 settembre 2001;
  Vista  l'ordinanza  n.  255  del  23  ottobre  2001 del Commissario
governativo per l'emergenza idrica in Sardegna, con la quale e' stato
approvato  il  nono  stralcio  del  programma  di  interventi  per la
risoluzione della emergenza idrica;
  Visto l'art. 5, comma 1, della legge 24 febbraio 1992, n. 225;
  Vista  la  deliberazione  del Consiglio dei Ministri adottata nella
riunione  del 13 dicembre 2001, su proposta del Ministro dell'interno
delegato per il coordinamento della protezione civile;
                              Decreta:
  Ai  sensi  e  per  gli  effetti  dell'art.  5, comma 1, della legge
24 febbraio  1992,  n.  225,  in considerazione di quanto espresso in
premessa, e' prorogato fino al 31 dicembre 2003 lo stato di emergenza
nel territorio della regione Sardegna.
  Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana.
    Roma, 13 dicembre 2001

                                    Il Presidente
                              del Consiglio dei Ministri
                                     Berlusconi
  Il Ministro dell'interno
delegato per il coordinamento
   della protezione civile
         Scajola